lunedì 18 marzo 2024

Diciotto anni fa la prima beata della nostra Provincia

 

Questo blog interamente dedicato alla figura di Suor Elia di San Clemente, carmelitana scalza di Bari, riporta in ogni sua pagina il cammino, la testimonianza, il nascondimento di questa monaca di clausura che proprio il 18 marzo 2006 fu solennemente beatificata.
Il 19 dicembre 2005 papa Benedetto XVI autorizzò la promulgazione del Decreto sul miracolo, che aprì le porte alla Beatificazione. Su richiesta sia dell' arcivescovo di Bari sia del Generale dell'Ordine, il santo Padre stabilì che la celebrazione avvenisse a Bari, coinvolgendo oltre che l'Ordine, tutta la chiesa locale. 

La cerimonia di Beatificazione che si tenne nella Cattedrale di Bari, fu presieduta dall’arcivescovo di Bari-Bitonto, S.E. Mons. Francesco Cacucci. Chi vi partecipò ricorda l'emozione, sembrava che la nuova Beata, prima della Provincia Napoletana dei Carmelitani Scalzi (poi nel 2008 fu proclamata Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso), fosse presente in spirito e nei cuori durante tutta la celebrazione. L'eco delle sue parole si fece sentire nei canti liturgici, ma soprattutto nell' Omelia dell' Arcivescovo, che considerò la Beata come il miglior frutto del Congresso Eucaristico celebrato nel 2006, sottolineando come fin da bambina ella ascese per la salita del Golgota fino ad identificarsi con il suo Sposo crocifisso, donandosi a Dio Amore fino ad immolarsi per la salvezza dei suoi fratelli e sorelle, lasciandoci il messaggio che non è possibile cambiare il mondo senza l' Amore che si è offerto in croce. Anche nel saluto finale del Card. José Saraiva Martins, C.M.F., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che rappresentava il Papa è risuonata la voce della Beata, i cui scritti sono stati pubblicati per il momento solo in italiano, e contengono un buon numero di lettere, relazioni autobiografiche e una ricca collezione di poesie.


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lunedì 29 maggio 2023

Quanto ancora abbiamo da scoprire!


Ci sono tanti aspetti ancora da scoprire della nostra Elia!



"...varrebbe la pena vedere le sue preghiere e considerazioni nel «mese per i defunti», testo rimasto incompiuto. È molto originale e pieno di teologia e di visione chiara di ciò che possono fare e non fare (citando nell’ordine) i genitori, i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, le claustrali, le suore di vita attiva, le consacrate chiamate a vivere la vita comunitaria, le giovani, i benefattori, i soldati, le persone che si dicono adoratrici dell’Eucaristia o devote della Madonna, le anime che perdono tempo, le persone che parlano molto e fanno poco. Potrebbe sembrare una tirata d’orecchi a questi o a quelli, ma è un giro di orizzonte pieno di teologia biblica e di ansia apostolica.

 

Partita a 26 anni da questa terra per entrare «nel riposo del pellegrino», la Beata Elia si propone come una donna mitissima e fortissima, che, con la fretta che il Signore mostra soprattutto in certi suoi santi, ha davvero conosciuto la vita, quella concreta e quotidiana («non posso nasconderle che molte verità ho conosciute, e posso accettarle, che in questi due anni ho compreso la vita», scrive al Padre spirituale) e può insegnare a tutti «i piccoli» come realizzare la loro vocazione."  (p. Rodolfo Girardello, "Elia di S. Clemente (1901-1927) : una beata «inutile»?" in Quaderni Carmelitani. N.º 23. 2006).


 

La BEATA ELIA di SAN CLEMENTE - Oggi memoria liturgica -

sabato 28 maggio 2022

Ricordiamo la beata Elia di San Clemente

Ricordiamo domani la beata Elia di San Clemente, carmelitana scalza della provincia napoletana, vissuta dal 1901 al 1927. Per l'occasione il monastero di San Giuseppe,a Bari, in cui visse la beata, riaprirà la Chiesa dopo la chiusura per la pandemia.
La croce è il costante riferimento della sua vita: Ai piedi di questo monte, io scorgo una bimba sorridente in volto, e cogli occhietti, guarda meravigliata, l’alto monte che le convien salire. Per bastone ha una croce… Le spine che i piccoli piedini insanguinati calpestano non le arrestano il cammino, la tempesta a cui va incontro non la spaventa, più ella si stringe alla sua croce qual porto di salvezza… La tua croce mi sarà di conforto nel breve pellegrinaggio della vita; crocifissa con te voglio amarti fino alla morte; mi addormento stretta alla croce del mio Gesù, baciata dai candidi raggi della luna che da piccole fessure della finestra penetrano nella cella per illuminarla