Amata e incompresa

Fino al suo ingresso nel Carmelo, la giovane Teodora aveva conosciuto soprattutto gente affettuosa e comprensiva nei suoi confronti. Ma la mitezza si misura nella prova e le prove non sono mancate quando, a pochi anni dal suo ingresso in monastero, alla giovane Suor Elia è affidato un incarico nell'educandato: insegnerà alle ragazze il cucito a macchina, trasferendosi a vivere con loro in una grande sala con lettini e macchine per cucire.
Suor Elia lo fa con gioia e con grande e buona disposizione verso le ragazze che vedono in lei una sorella maggiore, dolce e comprensiva. Suor Elia è sempre sorridente e indulgente e questo suo modo di fare entra in conflitto con la carmelitana che dirige l'Educandato, molto severa e autoritaria. 
I rimproveri della direttrice non riescono a trasformare la giovane suora in una istitutrice più severa e ... i rimproveri sono sostituiti dalle calunnie. I suoi modi gentili sono descritti come atteggiamenti troppo confidenziali con le ragazze e con le consorelle e Suor Elia viene a poco a poco isolata, fino all'esclusione dal suo incarico di insegnante di ricamo. Per oltre due anni non avrà altri incarichi.
Sappiamo poco di quel periodo perchè Suor Elia non si confida con nessuno. Non scrive nulla se non al confessore: ...la prova che il Signore si è compiaciuto inviarmi durante la dimora all'educandato è uno di quei dolori difficili da ridirsi...
Mai un lamento da parte di Suor Elia, anzi con grande umiltà mette nelle mani del proprio confessore il giudizio sul suo operato. Ed Egli le scrive: le accerto che è il Signore che la guida e le parla.
Purtroppo suor Elia è incompresa anche nella malattia.
Quando nel 1926 avverte, ripetutamente, attacchi di mal di testa, molte consorelle pensano che sia un malessere psicosomatico o, peggio, una sua fissazione. Che reagisca così alle incomprensioni e al fatto che le sia stato tolto qualsiasi incarico all'interno della comunità? Intanto la Priora le affida l'incarico di sacrestana. Il mal di testa - da lei ribattezzato il caro fratellino - non l'abbandona.
Dopo un attacco influenzale dal quale riesce a riprendersi dopo circa un mese, suor Elia vive sempre più nel silenzio e nel nascondimento. A dicembre una forte febbre la debilita e fa preoccupare la comunità di monache: il 24 dicembre, il medico ipotizza una meningite, ma non ritiene il caso particolarmente grave. I due medici che visitano l'indomani suor Elia invece  intuiscono che il caso è disperato. A mezzogiorno del 25 dicembre, infatti, suor Elia muore.