in un profondo
silenzio per ascoltare
silenzio per ascoltare
nell’intimo dell’anima la
delicata voce del mio dolce Gesù.
delicata voce del mio dolce Gesù.
B. Elia
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"...varrebbe la pena vedere le sue preghiere e considerazioni nel «mese per i defunti», testo rimasto incompiuto. È molto originale e pieno di teologia e di visione chiara di ciò che possono fare e non fare (citando nell’ordine) i genitori, i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, le claustrali, le suore di vita attiva, le consacrate chiamate a vivere la vita comunitaria, le giovani, i benefattori, i soldati, le persone che si dicono adoratrici dell’Eucaristia o devote della Madonna, le anime che perdono tempo, le persone che parlano molto e fanno poco. Potrebbe sembrare una tirata d’orecchi a questi o a quelli, ma è un giro di orizzonte pieno di teologia biblica e di ansia apostolica.
Partita a 26 anni da questa terra per entrare «nel riposo del pellegrino», la Beata Elia si propone come una donna mitissima e fortissima, che, con la fretta che il Signore mostra soprattutto in certi suoi santi, ha davvero conosciuto la vita, quella concreta e quotidiana («non posso nasconderle che molte verità ho conosciute, e posso accettarle, che in questi due anni ho compreso la vita», scrive al Padre spirituale) e può insegnare a tutti «i piccoli» come realizzare la loro vocazione." (p. Rodolfo Girardello, "Elia di S. Clemente (1901-1927) : una beata «inutile»?" in Quaderni Carmelitani. N.º 23. 2006).
Ricordiamo domani la beata Elia di San Clemente, carmelitana scalza della provincia napoletana, vissuta dal 1901 al 1927. Per l'occasione il monastero di San Giuseppe,a Bari, in cui visse la beata, riaprirà la Chiesa dopo la chiusura per la pandemia.
La croce è il costante riferimento della sua vita: Ai piedi di questo monte, io scorgo una bimba sorridente in volto, e cogli occhietti, guarda meravigliata, l’alto monte che le convien salire. Per bastone ha una croce… Le spine che i piccoli piedini insanguinati calpestano non le arrestano il cammino, la tempesta a cui va incontro non la spaventa, più ella si stringe alla sua croce qual porto di salvezza… La tua croce mi sarà di conforto nel breve pellegrinaggio della vita; crocifissa con te voglio amarti fino alla morte; mi addormento stretta alla croce del mio Gesù, baciata dai candidi raggi della luna che da piccole fessure della finestra penetrano nella cella per illuminarla