La vita di Sr. Elia si può narrare in poche battute, ma bastano a introdurci nel mistero della sua chiamata al Carmelo, che sveleremo un po' per volta.
Teodora Fracasso, questo il suo nome, nasce a Bari il 17 gennaio del 1901 e muore il 25 dicembre del 1927 nel monastero carmelitano di S. Giuseppe, in cui era entrata l’8 aprile del 1920 e aveva fatto la professione religiosa il 4 dicembre 1921 e la solenne l’11 febbraio 1925. Verso la fine del 1926 cominciò a soffrire di un lancinante mal di testa che lei chiamava “il caro fratellino”. Era la spia di un’encefalite che l’avrebbe portata alla morte anche perché non diagnosticata in tempo. È stata scelta come simbolo del nascondimento che non è soltanto quello tipico della monaca di clausura, ma come vedremo anche leggendo stralci delle sue lettere è il modo in cui nascondeva le proprie sofferenze.
Il 18 Marzo 2006 nella Cattedrale di Bari la venerabile serva di Dio, suor Elia di San Clemente, è stata iscritta nel numero dei beati. La sua festa liturgica è il 29 maggio.
Il volto sorridente della giovane che qui vediamo in una delle ultime foto scattate prima dell'ingresso in monastero sarà solo segnato dalla malattia, ma non perderà il suo sorriso.
E con gioia che suor Elia vuole "immolarsi" perché il Signore "sia conosciuto e amato da tutto il mondo".
Una missione che Teodora aveva compreso e accettato subito:
"Nella solitudine del mio cuore potevo salvare anch'io un numero infinito di anime!
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